sabato 27 ottobre 2018

Panini halloween a forma di zucca

Buona sera a tutti ragazzi e ragazze
Pronte x la festa di halloween ? Ci siamo quasi io questa sera vi propongo  una bellissima ricetta dei panini a forma di zucca
Felice e soddisfatta come una bambina pane e panini alla curcuma a forma di zucca....vi lascio divertire lasciandovi .

Ricetta :
Ingredienti
La ricetta è uguale solo x il pane
Ho usato il lievito madre e metà
Farina di semola rimacinata
E metà manitoba ( farina 0 americana )
Ma potete farla uguale ricetta panini ecco le dosi x i panini
600 g di farina manitoba 0
250 ml latte
50 ml olio d'oliva
20 g di zucchero
10 g di sale
Un cucchiaio di curcuma in polvere
Un cucchiaino di miele
Un uovo intero
Un cubetto di lievito
Se allungate i tempi di lievitazione
Anche 15 g io ho messo uno intero
Nb x il pane una sola pagnotta
X i panini con questo impasto ne
Vengono 6 belli grossi da 165 g
Occorre x legare spago da cucina
Un uovo solo tuorlo battuto x spennellare
Pennello
Leccarda forno rivestita di carta forno

Procedimento:

Fare una fontana sulla spianatoia
Di legno o viceversa in una ciotola
Capiente ,sciogliere il lievito nel latte
Tiepido inserire l'olio ,lo zucchero e il miele
Il sale dopo aver aggiunto man mano la farina
L'uovo e il cucchiaio di curcuma sciogliere
Bene i liguidi ed amalgamare bene facendo un panetto bello liscio e compatto fare una croce sopra con la lama di un coltello e far screscere
Ben coperto fino al raddoppio
Preriscaldare il forno a 220 gradi inserendo
Un recipiente d'acqua fatta bollire prima sul fuoco e poi messo in forno fare le forme io li peso prima ognuno pesa 165 g e lego con lo spago in 8 spicchi deve sembrare una zucchetta spennellare con un pennello con il tuorlo battuto sulla superfice aspettate ancora una 15 min io li adagio sul forno già caldo così lievitano prima e faccio cuocere su leccarda forno con carta forno sotto x 10 min a 220 poi a 190 fino a doratura facendo attenzione alla cottura io chiudo sotto e poi accendo sopra
Devono risultare ben cotti vi assicuro che sono
Originali buoni e belli da vedere e adatti x questo periodo autunnale vi dico pure che potete usare anche la zucca cotta e schiacciata con la forchetta oltre alla curcuma
Se li fate di zuzza usare massimo 3
250 g o 300 g ok belli anche come centro tavola provare x credere.

Spero che questa ricetta vi sia piaciuta .
Non mi resta che salutarvi e invitarvi alla prossima ricetta ciaoooo

lunedì 22 ottobre 2018

Torta al cocco

Torta di Cocco

Ho appena sfornato questa torta da forno, e direste voi "ci vuole il tuo coraggio ad accendere il forno con questo caldo!", ed io vi risponderei "Sì, ho coraggio da vendere, soprattutto se prima ho acceso il condizionatore e ho stemperato l'aria da phon che c'era in casa!" ahahah e dopo questo botta e risposta da sola, vi lascio alla ricetta.

La ricetta l'ho scovata su un piccolo ricettario acquistato tempo fa all'Eurospin. Il titolo Torta di cocco, ma di torta questa ricetta ha ben poco, essendo più che altro una frolla, così rimboccandomi le maniche, l'ho rivisitata in corso d'opera, trasformandola in una torta di una scioglievolezza che non si direbbe con tutto il cocco che ha al suo interno, ma merita un assaggio, giuro!

Io l'ho accompagnata ad una tisana fredda che ora si trova in commercio, al lampone ... connubio troppo buono





Ingredienti per uno stampo da 28 cm:

4 uova medie
130 gr zucchero grezzo di canna
120 ml olio di semi
150 gr yogurt greco naturale magro
100 gr cocco rapè
200 gr farina 0
70 gr farina di cocco
15 gr lievito per dolci
200 ml bevanda vegetale

Per guarnire:

25 gr cocco rapè
2 cucchiai abbondanti di composta di albicocca

Procedimento:

In una planetaria, o in una ciotola abbastanza grande e con delle fruste elettriche, montare le uova con lo zucchero.
Quando il composto diverrà chiaro e spumoso, aggiungere in due tempi, lo yogurt e l'olio alternandoli con il cocco rapè, continuando a montare.
In un secondo momento aggiungere le farine setacciate con il lievito.
In ultimo versare la bevanda vegetale.

Versare il composto nello stampo, foderando il fondo con carta forno.

Infornare a 170° per 30-35 minuti forno statico.

Sfornare e capovolgere subito su una griglia.

Ancora calda, spalmare con i cucchiai di composta di albicocca e cospargere con il restante cocco rapè.
Lasciare raffreddare completamente.
Soffice e scioglievole, per gli amanti del cocco, una vera bomba!
Spero che avrete apprezzato questa ricetta . 
Un abbraccio alla prossima ricetta

venerdì 19 ottobre 2018

The best by naturmed

The best naturmed

Care amiche bentornate,in questo 
nuovo post 
vi parlo di

 The Best by Naturmed

 Ho ricevuto dall'azienda 
3 prodotti in full size 
da provare e dopo averli provati
 sono pronta a parlarvene!!!




SIERO BAVA DI LUMACA



 per nutrire e rielasticizzare la pelle del viso e collo.
Contiene “HELIX ASPERSA” estratto naturale dalla bava di lumaca con note qualità antiossidanti ed elasticizzanti. Usare prima della crema, come contorno occhi, bocca e collo ed anche sul tutto il viso. Si assorbe velocemente, non unge ed ha un ottimo effetto stimolante. Attenua le rughe e ne previene la formazione. Usare mattina e sera in abbinamento alla crema della stessa linea.

Prodotto specifico antimacchie per nutrire e rielasticizzare la pelle del viso stressata dopo l’estate.
Dalla pianta del Karitè si estrae il prezioso burro, una sostanza naturale che nutre in profondità la pelle con la sua riconosciuta proprietà emoliente, idratante, protettiva ed antiossidante.
Inoltre contiene Helix Aspersa, estratto naturale della bava dalla lumaca che ha riconosciute proprietà antiossidanti ed elasticizzanti.  
In poche applicazioni dona un viso luminoso, tonico e giovane.
Combatte con efficacia le macchie della pelle ed attenua visibilmente le rughe.


CREMA MANI OLII ESSENZIAL


Delicata ed attiva emulsione per il trattamento delle mani stressate dai lavori domestici, dal freddo e dagli agenti atmosferici. Gli olii essenziali agrumati, esercitano un'azione purificante che aiuta ad eliminare la ruvidezza e le screpolature delle mani. La miscela sinergica di vitamina "E", Provitamina B5 e Burro di Karitè, svolge un'incisiva azione emolliente di ripristino dell'equilibrio idro-lipidico, ottima come crema antinvecchiamento

La mia opinione:

Prodotti molto validi,il siero alla bava di Lumaca è senz'altro il mio preferito,la pelle risulta più distesa,compatta e luminosa,la crema viso completa il trattamento.
La crema mani con olii essenziali mi è piaciuta particolarmente,oltre a nutrire la pelle dona anche una piacevole morbidezza e coccola le mani anche nelle giornate più fredde,risultato mani perfettamente idratate e protette!!!

Spero che questo post vi sia stato utile
vi lascio i contatti di 

The Best by Naturmed 





Ringrazio l'azienda 
per la gentile collaborazione
non mi resta che salutarvi e
 darvi appuntamento alla prossima 

Frittelle della nonna

Buona sera nuova ricetta privata oggi per la merendina pronti via
Frittelle della nonna golose ,simpatiche fatte con bottiglietta biberon o imbuto.........Frittelle della nonna golose ,simpatiche fatte con bottiglietta biberon o imbuto,fatele sono croccanti e saporite ,farete felici i bambini e i grandi
Ricetta
Due uova intere
Una bustina di zafferano
Più di mezza busta di lievito x dolci istantanea
Un pizzico di bicarbonato
50 g di zucchero, 250 ml di latte
Oppure 150 ml di latte e un wogurt bianco da 125 g
Una fialetta aroma arancio
Farina 00 250 g
Olio x friggere d'arachide qb
Padellino piccolo vedi foto antiaderente
Zucchero semolato oppure zucchero a velo
X cospargere sopra come preferite
Carta assorbente
X fare queste frittelle avete bisogno
Di una ciotola ,una frusta x montare a mano
Un biberon bottiglietta o imbuto vedi foto
Queste frittelle potete farle anche a Carnevale
Colorate con coloranti alimentare ( verde ,blu ,rosa ,gialle ) oppure al cioccolato e rosse
Possono essere gustate alla Nutella sopra ,
Accompagnate con una buona tazza di cioccolata ,con
Sciroppo d'acero ,con marmellata e anche con miele
Provare x credere vi divertite a farle perché sono semplici
E sfiziose e sopratutto buonissime si friggono in olio facendo scendere il composto dal beccuccio andando a
Avanti e dietro formando una grata cuocerle entrambi i lati fino a doratura farle asciugare su carta assorbente
E poi passarle nello zucchero semolato ,oppure cospargete di zucchero a velo

Spero che abbiate apprezzato questa ricetta .
Io vi saluto vi mandò un abbraccio e vi invito alla prossima ricetta ciaoooo

martedì 16 ottobre 2018

Torta mille foglie con crema pasticcera e lampone


Buongiorno ragazze ecco una nuova ricetta molto golosa 

Todt millefoglie alla crema pasticcera e lamponi
Ingredienti Per 5-6 Persone:

250 gr di pasta sfoglia
50 gr di zucchero a velo per la caramellizzazione
100 gr lamponi freschi

1 vassoio rettangolare

Procedimento:

Stendete la pasta sfoglia in una sfoglia sottile un paio di millimetri (se usate quella già pronta è già stesa). Ricavate dei rettangoli di egual misura, io mi sono aiutata con la base del vassoio di plastica ;)

Forate coi i rebbi di una forchetta la superficie per evitare che si gonfi troppo in cottura e cospargete con dello zucchero a velo.

In cottura nel forno statico a 190° per 15 minuti, controllando durante gli ultimi minuti che non imbrunisca troppo, a tal proposito, girate la teglia forno per agevolare la doratura in maniera omogenea.

Occorreranno 3 sfoglie per due strati di farcitura, 
altrimenti aumentate le sfoglie a 4 per ottenere poi 3 strati di crema.

Una volta cotte, fatele raffreddare completamente su una griglia.

Precedentemente io ho preparato la crema pasticcera e fatta raffreddare, quindi una volta fredde le sfoglie, ho potuto costruire la torta.

Con l'aiuto di una sacca da pasticcere e di una bocchetta media a stella, ho creato dei piccoli ciuffi di crema sulla prima sfoglia, attaccata al vassoio con della crema, per evitare che scivolasse via.

Ho aggiunto i lamponi freschi a scacchi, una fila da due e una da uno, e così via.
Ho terminato di guarnire le due sfoglie.

Ho poi lasciato riposare in frigorifero per un paio di ore prima di servire.
 
Note:

  1. Potete preparare le basi croccanti anche un giorno prima;
  2. Potete preparare la crema e/o farcitura anche un giorno prima;
  3. Ricordate di non guarnire le sfoglie troppo tempo prima, altrimenti rischierete che le stesse si ammollino e perderanno la loro naturale croccantezza;
  4. Assemblate il tutto non più di un paio di ore prima di servire il dolce.
  5. La parte caramellata della sfoglia va sul lato della crema, così da darvi la base di appoggio al futuro strato e rendere più goloso o strato con la crema.
Con questo è tutto, spero che vi sia piaciuta e che la usiate come spunto per una vostra torta ;)

domenica 14 ottobre 2018

Torta di susine ricotta e crema di limoncello

Torta Di Susine, Ricotta e Crema di Limoncello

Buon pomeriggio a tutti.
Mentre navigavo facendo visita ad amiche blogger mi sono imbattuta in questa ricetta del blog di Aria in cucina, e mi sono soffermata sulla bontà della foto, sull'uso degli ingredienti e sulla gola che l'insieme mi ha donato in quello sguardo.
 E così avendo tutti gli ingredienti in casa ho voluto replicarla, aggiungendo piccole modifiche personali e rendendola un po' più adulta ;)

Ingredienti per uno stampo da 20 cm:

2 uova medie 
100 gr zucchero di canna
50 ml olio di girasole
200 gr ricotta vaccina
115 gr farina 00
115 gr farina integrale di frumento
1 bustina lievito per dolci
50 ml latte intero
80 ml crema di limoncello
5 susine medie
+ 2 cucchiai zucchero di canna

Procedimento:

Montare con le fruste elettriche le uova intere con lo zucchero, rendendole chera e spumose.
Aggiungere l'olio e la ricotta, continuando a montare.
Aggiungere le farine e il lievito.
Versare il latte e la crema di limoncello.

Lavare, asciugare e affettare a spicchi le susine.

Foderare uno stampo di carta forno (il mio di 20 cm), versare il composto, alternare sulla superficie della torta gli spicchi delle susine, una a faccia in giù, una laterale, a raggiera.
Cospargere con 2 cucchiai di zucchero di canna la superficie.

Infornare nel forno caldo a 180° per 1 ora o fino a prova stecchino asciutto.

Sfornare e lasciare raffreddare su una griglia.

Prima di servire spolverare con zucchero a velo.

Troppo buona.
Note:
  1. E' una torta piuttosto umida, consiglio di conservarla in frigorifero e di consumarla entro 2 giorni.
Grazie per avermi fatto visita!
Spero vi sia stata di gradimento questa nuova ricetta un bacio alla prossima ricetta ciaooo

sabato 6 ottobre 2018

Il gelsomino, consigli e trucchi per coltivare un bellissimo rampicante in giardino

buona sera ragazze stasera vi parleròdella pianta il gelsomino

Il gelsomino, consigli e trucchi per coltivare un bellissimo rampicante in giardino

l gelsomino è un rampicante bellissimo e con alcuni consigli e trucchi ad hoc è possibile coltivarlo facilmente nel proprio giardino.

Il gelsomino è un rampicante bellissimo che può essere coltivato in giardino con alcuni semplici consigli e trucchi. Impiegato sia a livello ornamentale che per la produzione di fragranze e tisane, è una pianta del genere Jasminum appartenente alla famiglia delle Oleaceae. Ne esistono numerose varietà arbustive e rampicanti con fiori, nella maggior parte dei casi, di piccole dimensioni, di colore bianco e dalla caratteristica forma stellata a cinque petali. 
Si ritiene che il primo a coltivarlo in Italia fosse stato Cosimo I de Medici ma la pianta di gelsomino avrebbe origini persiane, seppure nota anche presso gli antichi Greci e i Romani. Oggigiorno viene coltivato per abbellire principalmente muri e pergolati e quando si tratta di varietà rampicanti necessita di sostegni, sebbene non richieda attenzioni particolari. 
In generale non ama gli inverni troppo rigidi e predilige posizioni soleggiate con clima fresco.
Di seguito un elenco di tutto ciò che c'è da sapere sul gelsomino, sulle varietà più famose e su come coltivare, potare e curare la pianta in vaso e a terra:

Le varietà di gelsomino sono innumerevoli, se ne contano infatti oltre 200, ma alcune sono più famose e diffuse di altre. Le specie utilizzate in coltivazione sono circa una ventina, di cui alcune a fioritura invernale, altre estiva e primaverile. I gelsomini vengono spesso classificati in tre principali gruppi in base alla loro resistenza al freddo: delicati, semirustici e rustici. 
  • Il Jasminum officinale è il gelsomino rampicante comune, appartenente al gruppo dei gelsomini rustici, uno dei più coltivati in Europa. Si caratterizza per i piccoli fiori bianchi dal profumo intenso che fioriscono a fine primavera e in estate. Questa varietà con foglie caduche resiste bene anche agli inverni rigidi ed è originaria di Iran, Cina e India. Può raggiungere altezze elevate e non ha bisogno di eccessive innaffiature.
  • Il Jasminum polyanthum, originario della Cina, rientra nel gruppo dei gelsomini delicati. Si tratta di una pianta rampicante sempreverde che fiorisce a inizio primavera, e per questo viene anche soprannominato marzolino. Si caratterizza per la presenza di fiori larghi riuniti in grappoli e può crescere fino ai 2,5 metri di altezza. Visto che cresce rapidamente e in modo generoso, è perfetto da utilizzare per siepi fitte.
  • Jasminum grandiflorum proviene dall'India ma è famoso con il nome di gelsomino di Spagna. Si tratta di una varietà sempreverde che vive bene nei climi miti e produce fiori di colore rosa chiaro che al momento della schiusa diventano bianchi. La fioritura è di lunga durata, dalla primavera all'autunno. 
  • Il Jasminum primulinum o gelsomino giallo di primavera è una pianta arbustiva con fusti rampicanti caratterizzata da fiori di colore giallo con un profumo delicato. I suoi rami sono quadrangolari, le foglie ovali sempreverdi, i fiori raggruppati. Questa varietà cresce bene in terreni freschi e in aree un po' ombreggiate dal clima mediterraneo
  • Esiste inoltre il cosiddetto falso gelsomino che in realtà appartiene alla specie botanica Rhyncospermum jasminoides o Trachelospermum jasminoides. Come suggerisce il nome non è un vero gelsomino e rispetto a quest'ultimo resiste molto bene sia al freddo che al caldo. Può essere coltivato in giardino senza richiedere particolari interventi ma necessita di un tutore perché tende ad allungarsi molto.
  • Come coltivare, potare e curare il gelsomino


La coltivazione dei gelsomini varia a seconda della varietà e delle dimensioni. Tuttavia si tratta di una pianta abbastanza facile da curare, difatti nonostante sia originaria delle regioni asiatiche e mediorientali con clima caldo, le specie rustiche si adattano bene anche agli inverni rigidi. Coltivato in giardino per abbellire muri, pergolati, graticci, staccionate, cancelli, può anche essere piantato in vaso a scopo ornamentale.

In vaso

La coltivazione del gelsomino in vaso è perfetta nelle zone più fredde perché i vasi permettono di proteggere le piante in caso di temperature molto rigide, semplicemente spostandoli all'interno. Ecco i passi da seguire:
  • Scegliere del terriccio leggero e ricco di sostanze organiche, versarlo in vaso sopra a uno strato di ghiaia che assicuri il drenaggio dell'acqua. A livello di percentuali, utilizzate almeno un 70% di terriccio fertile e un 30% di ghiaia. Se abitate in regioni fredde, vi consigliamo di aggiungere anche della torba.
  • Optare per vasi capienti e profondi perché il gelsomino, nonostante ne esistano varietà più piccole, tende a crescere molto. Le dimensioni minime sono 30 cm di diametro e 80 cm qualora vogliate piantare 2 gelsomini nello stesso vaso. 
  • Predisporre dei sostegni all'interno del vaso come tutori in legno o artificiali affinché il gelsomino possa arrampicarsi.
  • A questo punto è possibile piantare il gelsomino irrigandolo alla mattina o alla sera tardi, ma solo quando il terreno risulta asciutto. Nei periodi primaverile e autunnale è meglio irrigare la pianta solo 2-3 volte a settimana. 
  • In primavera ed estate si consiglia di esporre il gelsomino all'aperto in zone soleggiate o di mezz'ombra.
  • In inverno quando le temperature si abbassano notevolmente, è meglio spostare il vaso all'interno o in posizione riparata, aggiungendo della paglia o della corteccia sminuzzata vicino alle radici. Potete anche coprire il gelsomino con del tessuto non tessuto.
  • La concimazione va eseguita preferibilmente con fertilizzanti liquidi adatti a piante verdi e piante fiorite.
  • Volendo, è possibile coltivare il gelsomino da talea, asportando alcuni rami dalla pianta madre. Questi ultimi vanno suddivisi in parti di una decina di centimetri di lunghezza. I rami andranno quindi piantati in un terriccio arricchito con sabbia nelle aree a clima mite o con torba e sabbia nelle aree a clima più rigido. 

A terra

La coltivazione in giardino prevede l'utilizzo di appositi sostegni e non comporta particolari cure, ecco alcuni consigli per eseguirla correttamente:
  • Predisporre una buca abbastanza ampia per poter ospitare le radici del gelsomino. 
  • Coprire gli spazi vuoti con il terreno, quindi umidificarlo un po' per fare in modo che risulti più compatto.
  • Aggiungere eventuali sostegni per aiutare il gelsomino ad arrampicarsi.
  • Finché il terreno risulta umido non è necessario annaffiare la pianta.
  • Che lo si coltivi in vaso o a terra, la cura e la potatura del gelsominosono molto importanti perché la pianta tende a crescere molto. La potatura in particolare si esegue dopo la stagione di fioritura, tagliando i rami in eccesso che possono impedire alla pianta di crescere ed eliminando gli steli più fragili o secchi. Ma a seconda dell'età del gelsomino bisogna intervenire in modo diverso:
  • Nei primi 3 anni basta accorciare i rami alla base di circa due terzi in modo da favorire la crescita di getti laterali. Si tratta di una potatura di formazione che se da un lato rende più folta la parte bassa del gelsomino, dall'altro contribuisce alla sua forma futura.
  • Dopo i primi 3 anni, per altri 2-3 anni, bisogna continuare a tagliare i rami alla base di due terzi circa della loro altezza nelle specie nudiflorum e primulinum, eliminando anche eventuali parti secche o danneggiate. Si tratta della potatura di ringiovanimento. Attenzione però che nel gelsomino comune e in generale nelle varietà perenni i rami basali non vanno accorciati ma tagliati alla base. Nelle altre specie il ringiovanimento prevede solo l'eliminazione dei rami secchi o di quelli appassiti.
  • Entrambi i tipi di potatura vanno effettuati in primavera sebbene il ringiovanimento possa essere eseguito, a seconda delle varietà di gelsomino, anche in altri periodi. 
  • Le potature del gelsomino vanno eseguite con delle cesoie dotate di lame affilate, ricorrendo a guanti sterili. Anche gli attrezzi vanno disinfettati prima dell'utilizzo e subito dopo. È importante fare tagli netti perché eventuali sfilacciature possono causare ferite pericolose per la pianta, attraverso le quali possono diffondersi infezioni da parassiti, funghi, batteri.
  • Per quanto riguarda la cura del gelsomino, questa pianta non richiede particolari attenzioni, è sufficiente irrigarla senza esagerare, onde evitare ristagni pericolosi, e dotarla di sostegni perchè si possa arrampicare e sviluppare adeguatamente.
Spero come sempre abbiate apprezzato  questo articolo vi auguro una buona serata 

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